LE “BUONE PRATICHE” PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO
Questa sezione è dedicata alla creazione di un database a livello nazionale per la condivisione di alcuni esempi di “Buone Pratiche” per il contrasto del bullismo e cyberbullismo, in un’ottica di scambio e conoscenza di programmi, percorsi, progetti e strumenti attivi a livello regionale e territoriale.
La selezione degli esempi di “Buone Pratiche” per la costituzione del presente database è stata portata avanti dai Gruppi di Lavoro Integrati regionali nell’ambito del Progetto SIA, sotto la supervisione e il coordinamento dei referenti regionali e delle province autonome per il bullismo e il cyberbullismo.
Il presente elenco non si propone come esaustivo rispetto alle molteplici azioni e interventi portati avanti a livello territoriale, ma come una condivisione utile per la conoscenza e la diffusione di alcuni esempi particolarmente significativi per aspetti come efficacia, impatto o innovatività.
ABRUZZO
TITOLO: Educazione al contrasto dei fenomeni del bullismo, cyberbullismo, violenza di genere e ad ogni tipo di discriminazione sociale
BUONA PRATICA PERCHE‘: È un’educazione integrata all’interno del curriculo verticale di tutto l’istituto comprensivo di Teramo 5 attraverso il binomio istruzione = educazione
REALIZZATA DA: Tutto il personale scolastico integrato attraverso i patti di comunità con tutto il territorio
DESTINATARI: Intera comunità scolastica delle scuole
- infanzia
- primaria
- secondaria di primo grado
- secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Ricostruire un nuovo umanesimo, Acquisire attitudini al rispetto, alla collaborazione e alla convivenza democratica, Favorire un clima di benessere utile all’apprendimento e all’insegnamento.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Indicatori quantitativi di risultati
TEMPI: È ancora attiva
TITOLO: Generiamo rispetto sempre e ovunque
BUONA PRATICA PERCHE’: È un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole con l’ambizione di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in rete, diffondendo l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e con la consapevolezza che le parole sono importanti.
REALIZZATA DA: Istituto comprensivo Teramo 2, tutta la comunità educante
DESTINATARI: intera comunità scolastica
- scuola dell’infanzia
- primaria
- secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Universale
DESCRIZIONE: Scegliere parole giuste, parole che sappiano superare le differenze, oltrepassare i pregiudizi e abbattere i muri dell’incomprensione
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Scelta di indicatori adeguati a quantificare il cambiamento
TEMPI: Attualmente attiva
TITOLO: Realizzazione di una bacheca virtuale
BUONA PRATICA PERCHE’: È un contenitore virtuale di buone pratiche progettate, realizzate e conseguite da tutta la comunità scolastica
REALIZZATA DA: Dirigente, docente dell’Istituto scolastico IC Teramo 5 e stakeholder del territorio
DESTINATARI: intera comunità scolastica
- scuola dell’infanzia
- primaria
- secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Universale
DESCRIZIONE:
- Favorire la cooperazione
- Essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica
TEMPI: Attualmente attiva
TITOLO: Billy non è bullo. Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura
BUONA PRATICA PERCHE’: Intervento multilivello: questionario, monitoraggio, formazione dei docenti, metodologie adeguate, apertura al territorio, comunicazione sociale, Prodotto finale (video di sensibilizzazione), azione di Rete, compito autentico, sostenibile e generativo
REALIZZATA DA: Comunità scolastica del Liceo Scientifico “M. Vitruvio P.” Avezzano (AQ), associazionismo, Polizia Postale, Servizio di Psicologia e Psicoterapia di Avezzano
DESTINATARI: Personale non docente, studenti e studentesse, famiglie, intera comunità scolastica, territorio
- Scuola secondaria di primo grado
- Scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Percorso di formazione per docenti e alunni che è cominciato nell’a.s. 2016-2017, quando il “Vitruvio” è stato selezionato dall’USR Abruzzo come Scuola Polo Regionale per il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Nell’a.s. 2019, gli alunni del IV H, coordinati dalla prof.ssa D’Innocenzo, hanno realizzato il docufilm Solo…insieme! il cui protagonista è Alex Proev che da piccolo è stato vittima di bullismo. Nell’a.s. 2019, Intervento del Servizio di Psicologia e Psicoterapia di Avezzano
Obiettivo generale= Prevenzione del fenomeno del bullismo. Obiettivo specifico=Sensibilizzazione: aumentare la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno e delle problematiche correlate a esso. Condivisione e elaborazione di rappresentazioni, vissuti, atteggiamenti dei giovani intorno alla tematica del fenomeno. Rilevazione dei comportamenti a rischio. Indicazioni per la gestione dei disagi.
Metodologia e Tempi – 1° incontro: 3 ore – Introduzione e discussione teorica del fenomeno del bullismo – Visione di un film coerente alla tematica con conseguente Focus Group per l’elaborazione dei vissuti emotivi connessi. – 2° incontro: 1 ora – Riepilogo/Puntualizzazioni sul Focus Group e Somministrazione del questionario “la mia vita a scuola” -3° incontro: 1 ora – Restituzione dei risultati del questionario, dibattito e presentazione delle risorse territoriali di servizi che si occupano delle problematiche emerse. Risorse Locali della scuola attrezzati di supporto multimediale e consono alla visione plenaria di un film; Materiale cartaceo da ufficio per la stampa del questionario. Le ore utilizzate fanno parte del budget di ore previste dallo sportello C.I.A.O. messe a disposizione dal S.I.Psi.A. – a.s. 2019, bando di concorso rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per la selezione di un marchio e/o logotipo sul tema del bullismo e cyberbullismo – a.s. 2019, somministrazione del questionario “La mia vita a scuola” agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della regione Abruzzo e relativo report -a.s. 2019 Safer Internet Day 7 febbraio 2019, seminario in rete con IC “Vivenza-Giovanni XXIII”, Liceo Classico “Torlonia”, IIS “Serpieri” – a.s. 2019 Giornata della corresponsabilità. Workshop, con la presenza di diverse associazioni ed enti che lavorano nel territorio. Tale evento vuole essere un’occasione di riflessione sulle problematiche legate al bullismo e al cyberbullismo ma anche al superamento dei pregiudizi e all’importanza della legalità e del rispetto delle regole.
TEMPI: a.s. 2016/17 e a.s.2019/2020
RIFERIMENTI: https://www.scientificoaz.edu.it/
TITOLO: L’ora del dialogo
BUONA PRATICA PERCHE’: La tematica presentata dal progetto, la forza del dialogo, è posta a fondamento di ogni strategia per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo
REALIZZATA DA: Docente di sostegno prof.ssa Lorenza Carlini in collaborazione con il docente di scienze umane prof. Gabriele Sablone del Liceo Isabella Gonzaga di Chieti
DESTINATARI: Docenti e intera comunità scolastica
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Il progetto, “L’ora di dialogo”, nasce come risposta alle ripercussioni che, a seguito di un lungo periodo di DAD, hanno compromesso alcuni equilibri fondamentali nel rapporto tra e con gli studenti. La poca motivazione, il diminuito rispetto reciproco e la mancanza di rapporti diretti con insegnanti e compagni, sono stati gli elementi deflagranti che hanno accentuato e, a volte, estremizzato alcuni disagi psico-sociali. Durante le lezioni online gli studenti sono apparsi ormai “trasfigurati”, automi senza anima che, alimentandosi della tensione e del nervosismo, conseguenti alla forzata “reclusione”, hanno sfogato la loro carica negativa in atteggiamenti, a volte, poco rispettosi. Quella reciproca empatia (docente/discente e studente/studente) che, nella lezione in presenza era già di complessa e articolata sperimentazione, nella fredda e asettica modalità virtuale, in cui la scuola si è ritrovata catapultata, è stata completamente messa offline. La linea di confine tra lecito e non lecito si è andata sempre più assottigliando e nel momento in cui, anche a seguito di un solo ed isolato evento, si è avuto il sospetto che ci fossero i presupposti di un atteggiamento di bullismo, si è deciso di intervenire rapidamente. L’evento discriminatorio è stato interpretato come una richiesta di aiuto anomala inviata inconsciamente dai ragazzi e dunque meritevole della massima attenzione. Lo strumento utilizzato è stato il dialogo costruttivo e partecipato a discapito di quello, a volte, unilaterale e asettico della “tradizionale” lezione in DAD. “L’ora di dialogo” è stato costruito “in fieri”, senza fasi rigide e preordinate, muovendo dalle singole esperienze personali, dalle più svariate e normali situazioni quotidiane, dai singoli interessi, dal sé di ciascun partecipante (docente incluso), tutti sullo stesso piano. Ciascuno è messo nella condizione di essere partecipe dell’esperienza altrui e di esprimere in tal senso la propria personale opinione in un reciproco gioco di ruoli. Una sorta di “brainstorming esperienziale”, a domanda rispondo, a risposta domando, in una biunivoca attività dialettica.
OBIETTIVI:
-prevenire episodi di bullismo aumentando la consapevolezza;
-riportare ogni alunno alla responsabilità delle proprie azioni e sugli effetti che queste hanno su di sé e sugli altri;
-ricercare strategie creative per gestire le situazioni di conflitto con sé stessi e con gli altri;
-aumentare la motivazione allo studio;
-riflettere sulle proprie aspirazioni;
-aumentare l’autostima;
-imparare a dialogare riportando soluzioni costruttive;
-diminuire il malessere generalizzato
TEMPI: 15 ore nel corso dell’anno scolastico 2020/2021
RIFERIMENTI: https://spark.adobe.com/page/AUT88Sht38gEi/
BOLZANO
TITOLO: Safer Internet Day
BUONA PRATICA PERCHÉ: Progetto condiviso e già strutturato. Capacità immediata di sensibilizzazione per il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo
REALIZZATA DA: Referenti per il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, Docenti, Studenti, Interventi degli esperti esterni
DESTINATARI: Destinatari diretti: Studenti e studentesse
Destinatari indiretti: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: L’obiettivo è contribuire a contrastare/sensibilizzare sul tema della violenza online e promuovere la cittadinanza digitale negli studenti e nel contesto scolastico della Provincia. I prodotti realizzati mirano allo sviluppo di pratiche condivise tra le scuole della Provincia per il contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Durante la manifestazione online del Safer Internet Day condotta da GenerazioniConnesse, vengono presentati i video che contengono i prodotti in varie forme artistiche (disegni, canzoni, brevi rappresentazioni teatrali). La Commissione giudicatrice, costituita da alunni ed ex alunni, premia i lavori migliori tenendo conto degli indicatori di una griglia di valutazione
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: E’ stato richiesto riscontro a qualcuno degli studenti che forma la Consulta e il gradimento dell’attività è stato molto positivo. Anche gli studenti coinvolti nella realizzazione dei progetti hanno manifestato grande interesse
TEMPI: L’evento è attivo da 18 anni ed è ancora attivo
RIFERIMENTI: https://www.generazioniconnesse.it/site/it/home-page/
TITOLO: Intervento della polizia postale a scuola
BUONA PRATICA PERCHÉ: Realizzazione incontri formativi per l’uso consapevole dei social, i rischi della rete e le attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del cyberbullismo
REALIZZATA DA: Personale delle Forze dell’Ordine
DESTINATARI: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale
DESCRIZIONE: Gli operatori della Polizia Postale di Bolzano incontrano i destinatari sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce di età. È una importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia Postale nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per gli studenti. L’obiettivo è fare in modo che il dilagante fenomeno del bullismo e cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, non faccia più vittime
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Tutti i partecipanti hanno gradito l’intervento dimostrando molto interesse
TEMPI: È stata realizzata in presenza in alcuni istituti scolastici negli anni precedenti alla pandemia
RIFERIMENTI: Polizia Postale di Bolzano
TITOLO: Corsi di aggiornamento
BUONA PRATICA PERCHÉ: Occorre maturare una sensibilità al problema e quindi bisogna essere formati in modo da poter riconoscere per tempo ogni atto di bullismo e di cyberbullismo. La formazione non può essere estemporanea ma continua, aggiornata e perseverante nel tempo
REALIZZATA DA: Interventi di esperti esterni
DESTINATARI: Docenti, Dirigenti, Personale non docente, Famiglie
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: L’ intervento consta di diversi incontri che mirano a dare gli strumenti adeguati per far emergere dall’invisibilità le vittime che, per vergogna, timidezza o paura, dopo aver subito un atto di bullismo o di cyberbullismo, si sono rintanate in un angolo d’ombra per non essere individuate e rimanere nascoste; saper riconoscere le attitudini e i comportamenti (reticenze nel parlare, fuga dalle attività di gruppo, cambi improvvisi di amicizie o frequentazioni di gruppo, ecc.) delle vittime di bullismo e cyberbullismo
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Autovalutazione dei partecipanti ai corsi; vengono messi in pratica i contenuti appresi
TEMPI: È attiva ogni anno
RIFERIMENTI: Piano aggiornamento provinciale di Bolzano
CALABRIA
TITOLO: Progetto Ciak – Un processo simulato per evitare un vero processo
BUONA PRATICA PERCHÉ: Ha coinvolto un partenariato pubblico/privato espressione del territorio regionale: Regione Calabria, TM di Catanzaro, n.67 I.S, n. indefinito di alunni, Centro Calabrese di Solidarietà, Co.RE.Com, Camere Minorili etc.;
Ha offerto azioni multidisciplinari: formazione ai docenti, formazione agli alunni, Case study, focus group, gruppi di lavoro tra peer;
Per aver raggiunto la realizzazione di un prodotto multimediale;
Per le professionalità che hanno lavorato: giudici togati, giudici minorili onorari, docenti, pedagogisti, psicologi, sociologi, dirigenti, registi.
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse, famiglia, personale non docente, intera comunità scolastica e territorio
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale, selettiva e indicata
DESCRIZIONE:
- Rafforzare le base e life skills degli alunni partecipanti;
- Potenziare le competenze dei docenti in tema di diagnosi di classe e interventi ad hoc;
- Stimolare e ampliare la partecipazione delle realtà istituzionali e non presenti nei vari territori;
- Implementare le procedure all’interno degli Istituti Scolastici;
- Creare delle sentinelle nel gruppo dei pari;
- Allestire degli spazi d’ascolto e di progettazione tra pari e tra docenti
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: L’efficacia è stata misurata attraverso:
– Misurazione quantitativa delle presenze e dei prodotti (reato simulato) registrati in tribunale;
– Nr,. Docenti/dirigenti presenti alla formazione;
– Nr. Alunni totali raggiunti;
– Nr. Articoli di giornale (stampe e blog) realizzati;
– Nr. buone prassi replicate
TEMPI: Il progetto è stato realizzato per 5/6 annualità
RIFERIMENTI: Sito dedicato e stampa dedicata
TITOLO: Progetto Terra – Talent, Empowerment, risorse, Reti per adolescenti
BUONA PRATICA PERCHÉ: E’ previsto il coinvolgimento di tutte le risorse presenti sulle regioni aderenti al progetto con un approccio completo e sistemico , mirando a contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso un processo di condivisione di azioni, di scelte didattiche, di sperimentazioni, di flessibilità organizzativa da parte delle scuole che a vario titolo partecipano alla rete costituita, con il supporto e la partecipazione attiva degli enti del terzo settore.
Localizzazione degli interventi: Lombardia; Toscana; Lazio; Abruzzo; Puglia; Calabria
REALIZZATA DA: Dirigenti, docenti, associazionismo, Comuni,
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse, famiglia, personale non docente, intera comunità scolastica e territorio
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale e selettiva
DESCRIZIONE: Implementazione di azioni di formazione, ascolto e creazione di gruppi di alunni a contrasto del bullismo e cyberbullismo.
L’obiettivo è contrastare il bullismo ed il cyberbullismo attraverso l’elemento chiave “dell’identità correlata al territorio” in aree di sei regioni differenti ma accumunate da situazioni socio economiche simili. In modo specifico, sono poste al centro le tradizioni e le identità territoriali, realizzando otto “Officine” (con una durata di 9.600 ore in 42 mesi), intese come spazi di sperimentazione per stimolare nei giovani il talento, le competenze, le capacità, l’intelligenza emotiva e l’intraprendenza. Per quanto riguarda le famiglie sono promossi spazi di counseling, sportelli di ascolto, percorsi di formazione e interazione genitori-figli, anche attraverso l’applicazione di metodologie innovative quali service learning e living lab.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Somministrazione di questionari, interventi con la referente e supporto della psicologa anche con la componente genitoriale.
TEMPI: E’ ancora attiva la buona prassi all’interno dell’Istituto
RIFERIMENTI: Tutti i lavori sono sia sui siti degli Istituti Scolastici e sulla piattaforma dedicata.
TITOLO: Metti il bullismo fuori gioco
BUONA PRATICA PERCHÉ: Per prevenire il disagio vissuto in età evolutiva e contrastare il bullismo e cyberbullismo coinvolgendo il mondo della scuola, la famiglia e il gruppo dei coetanei.
REALIZZATA DA: Telefono Azzurro, Cooperativa sociale Kyosey, Comune di Catanzaro, Teatro “La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna”, Esperti formatori, docenti, altro
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse e territorio
- primaria
- secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Promuovere l’ascolto di bambini/e e ragazzi/e per comprenderli e supportarli rispetto ai propri vissuti. Monitorare i contesti di vita scolastici per individuare i fattori che predispongono al bullismo, cyberbullismo e agli altri fenomeni disfunzionali
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Somministrazione di un questionario e avvio di attività pratiche e di problem solving
TEMPI: Per l’intero a.s.
RIFERIMENTI: Telefono Azzurro – Cooperativa Kyosei
TITOLO: Cyberbulli allo scoperto
BUONA PRATICA PERCHÉ: Si tratta di una Buona Pratica già sperimentata che ha conseguito ottimi risultati nella sensibilizzazione e nel coinvolgimento di studenti, docenti e dirigenti
REALIZZATA DA: Dottore di ricerca, Pedagogista, Psicologo, Attori
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse, famiglia, personale non docente, intera comunità scolastica e territorio
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Sensibilizzare e prevenire sono la prima modalità di contrasto del Cyberbullismo.
È necessario: educare i giovani ad un uso consapevole della tecnologia in un’ottica di prevenzione; far comprendere il significato di “Bullismo” e “Cyberbullismo” e le conseguenze, anche attraverso la drammatizzazione di alcune situazioni diffuse di cyberbullismo e il dibattito con studenti, docenti, referenti e dirigenti.
Inoltre, l’intervento permette una migliore interiorizzazione delle regole di comportamento, lo sviluppo di abilità sociali, favorisce la cooperazione e la mediazione del conflitto tra pari. È opportuno considerare come lavorare su aspetti di prevaricazione e di disagio relazionale stimola l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La valutazione è stata affidata alle referenti degli istituti e gli ottimi risultati conseguiti hanno notevolmente superato le aspettative.
Nell’anno scolastico successivo i referenti hanno richiesto che si proponesse a studenti di altre classi la “Buona pratica”.
TEMPI: Il progetto è stato proposto negli istituti scolastici di primo e secondo gradi per due anni. A causa dell’emergenza Covid è stato sospeso
EMILIA ROMAGNA
TITOLO: Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile
BUONA PRATICA PERCHÉ:
- Coinvolgimento di più attori istituzionali
- Rilevazione dei bisogni specifici delle scuole su programmi e interventi calibrati
- Monitoraggio in itinere a cura dell’Ufficio Ambito Territoriale di Ferrara
- Questionario rivolto alle scuole
- Azione strutturale
REALIZZATA DA:
Diversi attori istituzionali: Prefettura di Ferrara, UAT Ferrara, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara, Procura della Repubblica presso il Tribunale Minorenni di Bologna, Comune di Ferrara, Questura di Ferrara, Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara, Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara, Corpo Polizia Municipale Terre Estensi, Università degli Studi di Ferrara, Azienda U.S.L. di Ferrara, Ordine degli Avvocati di Ferrara
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE:
- Promozione e sviluppo positivo
- Universale
- Selettiva se necessario
DESCRIZIONE: Diversi interventi formativi presso le Istituzioni scolastiche secondarie di I e II grado, volti a rafforzare ed ampliare le sinergie delle Istituzioni preposte alla tutela ed all’educazione dei giovani in materia di bullismo e altri fenomeni di sopraffazione che possano sfociare anche in fattispecie di rilevanza penale
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La continuità rileva una buona efficacia del progetto. Spetterebbe alle scuole ma la richiesta testimonia l’interesse e la valenza formativa
TEMPI: è attiva da diversi anni scolastici
RIFERIMENTI: Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta dei fenomeni del bullismo e della devianza giovanile
TITOLO: È DUNQUE REALE ANCHE IL MONDO VIRTUALE – Percorso formativo
BUONA PRATICA PERCHÉ: Rappresenta un esempio di azione di prevenzione universale
REALIZZATA DA: Ufficio di Ambito Territoriale Rimini
DESTINATARI: Docenti e Dirigenti Scolastici, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE:
- Promozione e sviluppo positivo
- Universale
- Selettiva
- Indicata
DESCRIZIONE:
Percorso formativo con contributi di:
- uno psicologo, specializzato in tema di prevenzione di bullismo e cyberbullismo in ambito scolastico
- Polizia Postale e delle Comunicazioni
- Ordine degli avvocati
- Università – Dipartimento di Scienze della Formazione/Educazione- Dirigente Scolastico
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: In fase di progettazione: A conclusione della sperimentazione proposta, successiva alla formazione, da realizzare all’interno delle singole scuole dei docenti/DS partecipanti
TEMPI: L’intervento prevede più incontri articolati ad inizio anno scolastico
TITOLO: Guida di sopravvivenza per genitori digitali
BUONA PRATICA PERCHÉ: Rappresenta un esempio di azione di prevenzione universale
REALIZZATA DA: Istituto comprensivo Ozzano dell’Emilia, scuola capofila di rete per la prevenzione del bullismo e il cyberbullismo USR
DESTINATARI: Famiglie
- Primaria
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione universale
DESCRIZIONE: Realizzazione di una raccolta di indicazioni e consigli utili rivolti ai genitori in merito all’educazione digitale dei propri figli
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Attualmente non è prevista
TEMPI: Settembre 2020/Marzo 2021
RIFERIMENTI: Numero 28, marzo 2020 di rivista epub pdf “al di sopra del digitale”
TITOLO: Speriment-azione no cyber bullismo
BUONA PRATICA PERCHÉ: Perché calibrata in termini di tempi e organizzazione per essere realizzata in classe, differenziata per ogni ordine e grado per i materiali proposti, per il feedback ricevuto nella restituzione finale
REALIZZATA DA: Docenti
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE:
– N. 2 incontri iniziali di formazione rivolti ai docenti, uno teorico l’altro pratico
– Successivamente viene somministrato un questionario individuale alla classe sulle competenze affettivo-relazionali, svolgimento in classe delle attività proposte sulla base di documentazione cartacea
– Terzo ed ultimo incontro in presenza con restituzione delle attività svolte in classe
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Ricadute positive sia nel gruppo classe coinvolto che per i docenti impegnati nelle attività
TEMPI: Due anni scolastici
RIFERIMENTI: Progetto dell’UNIBO, Prof.ssa Annalisa Guarini
TITOLO: “La rana nella rete” una favola reinterpretata
BUONA PRATICA PERCHÉ: Le favole, come si sa, sono maestre di vita, trasmettono una morale ma non sempre i ragazzi la colgono: questa però è una favola rielaborata con il KAMISHIBAI , una tecnica di lettura giapponese lontanissima nel tempo, e con gli animali come esempi si trovano le corrispondenze tra vizi e virtù comuni alle persone che ogni giorno incontriamo: il lupo approfittatore, la volpe astuta, l’agnello ingenuo, la rana credulona e così via; una attività divertente che porta i ragazzi ad investigare e ad evitare atteggiamenti e situazioni sbagliate.
REALIZZATA DA: Docenti
DESTINATARI: Studenti e studentesse
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: La narrazione avviene attraverso tavole grafiche e pagine scritte, ognuno ha un ruolo: il narratore, l’artista, l’attore che sviluppano un tema definito in precedenza. Originalità, inventiva, capacità di organizzazione e riflessione sono le qualità che si sviluppano nella preparazione della rappresentazione
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La soddisfazione finale per la realizzazione del progetto è la migliore verifica di efficacia.
TEMPI: Un anno scolastico
RIFERIMENTI: L’istituzione scolastica è la G. Galilei di Reggio Emilia, autore del progetto è il prof. Giorgio Cangiano, referente d’istituto per la promozione e il coordinamento delle attività volte al contrasto del bullismo e del cyber bullismo.
FRIULI VENEZIA GIULIA
TITOLO: Sportello psicologico di ascolto
BUONA PRATICA PERCHÉ:
Offerta di uno spazio per condividere difficoltà e problematiche
Momento per trovare soluzioni e dare risposte
Opportunità per ricevere utili informazioni
Occasione per prevenire situazioni di particolare gravità
REALIZZATA DA: Docenti appositamente formati, Psicologi
DESTINATARI: Studenti e studentesse, famiglie
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Interventi individualizzati dedicati alla salute e al benessere dello studente, con partecipazione anonima, in cui al bisogno ci si può prenotare per segnalare problematiche, criticità, situazioni di disagio personale, al fine di trovare risposte, informazioni utili e soluzioni da parte di docenti ed esperti
TITOLO: Protocollo d’intesa tra il garante regionale dei diritti della persona, la commissione regionale per le pari opportunità, il Corecom FVG, l’osservatorio regionale antimafia, il difensore Civico, l’ufficio scolastico regionale per il Friuli-Venezia Giulia e il compartimento polizia postale e delle comunicazioni Friuli-Venezia Giulia, avente ad oggetto: “Coordinamento di attività per la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e dell’infanzia violata”
BUONA PRATICA PERCHÉ:
Diversificazione delle professionalità coinvolte
Ampia partecipazione e consenso che i percorsi e i progetti realizzati nell’ambito del Protocollo hanno ottenuto negli anni da parte delle Istituzioni Scolastiche, dei ragazzi e delle loro famiglie
Forte azione preventiva del disagio giovanile e di ogni forma di violenza perseguita dal Protocollo
Importante azione di promozione del benessere dei minori e del rispetto della persona perseguita dal Protocollo
Notevole supporto alla realizzazione di una rete di interventi a livello regionale
REALIZZATA DA:
Garante regionale dei diritti della persona
Commissione regionale per le pari opportunità del Friuli-Venezia Giulia
Comitato regionale per le comunicazioni del Friuli-Venezia Giulia
Ufficio Scolastico Regionale del Friuli-Venezia Giulia
Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni
Osservatorio regionale antimafia
Difensore Civico
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse, famiglie e territorio
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE:
Rafforzare le conoscenze e le tecniche utili a prevenire il fenomeno del bullismo, del cyberbullismo, della violenza domestica e di genere
Offrire agli operatori della scuola una solida conoscenza della cornice normativa di riferimento
Favorire lo sviluppo di un comportamento responsabile, cosciente e consapevole nel contesto scolastico ed extrascolastico
Consolidare il progetto su tutto il territorio regionale
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: È prevista un’azione di valutazione annuale del progetto mediante la presentazione al tavolo tecnico di un report
TEMPI: Dal dicembre 2019 per tre anni
TITOLO: Sottorete dell’Ambito Territoriale n. 8 del Comune di Udine, denominata “Promozione del benessere, prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”
BUONA PRATICA PERCHÉ:
Coinvolgimento delle diverse professionalità
Efficacia dell’intervento alla luce dei bisogni/esigenze rilevate
Condivisione di protocolli e regolamenti interni
Sistematicità degli obiettivi e delle azioni come previsto dalla normativa
REALIZZATA DA:
- Dirigenti scolastici
- Docenti
- Referenti provinciali e regionali USR FVG
- Garante Regionale per la Privacy e Garante per i Diritti dei Minori
- Polizia Postale
- Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Udine
- Ordine regionale degli Psicologi e pedagogisti
- Realtà associative che si occupano di prevenzione e contrasto al bullismo e cyber bullismo
- Esperti legali
DESTINATARI: Dirigenti Scolastici, personale docente, intera comunità scolastica e territorio. Tutti gli ordini scolastici
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE:
– Attività di confronto e condivisione sui regolamenti e i patti educativi degli Istituti Comprensivi cittadini.
– Momenti di confronto su aspetti legali e procedurali con vari attori e realtà sia a livello provinciale che regionale
– Elaborazione di un documento-quadro sulle corrette procedure relative alla gestione dei colloqui e alla raccolta della documentazione sui casi (approvato successivamente dai Collegi dei Docenti).
– Elaborazione di un Manifesto sulle regole e le buone pratiche per la Didattica a Distanza nell’uso delle piattaforme digitali.
– Condivisione di un format per la rilevazione del benessere degli alunni e dei docenti durante la DAD.
– Confronto attivo con esperti pedagogisti e psicologi
– Proposta di adesione di tutti gli Istituti della Sottorete al Progetto AVATAR e al progetto del Patentino per lo Smartphone.
– Proposta di somministrazione di un Questionario rivolto ai genitori degli Istituti afferenti per la rilevazione delle abitudini all’uso del digitale (genitori-figli).
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Allo stato attuale non è prevista ma in fase di studio
TEMPI: Nel corso degli anni scolastici 2017-18, 2018-19 sono stati proposti incontri di formazione generale per referenti cyber bullismo, incontri di sensibilizzazione rivolti ai genitori per costruire alleanze scuola-famiglia e prevenire forme di bullismo e cyber bullismo, e sono stati costituiti gruppi di lavoro di docenti, che si sono occupati della diffusione di buone pratiche e della redazione/aggiornamento di documenti di disciplina interni nelle singole scuole. A partire da queste esperienze ed iniziative il gruppo di referenti cyberbullismo dell’Ambito 8 del Comune di Udine, in accordo con i Dirigenti, ha proposto la costituzione di un Tavolo di lavoro cittadino finalizzato alla prevenzione e al contrasto al bullismo e cyber bullismo, che è stato attivato, in modo informale, nel corso dell’anno scolastico 2019/2020.
Nell’Anno Scolastico in corso, il Tavolo è stato formalizzato in una Sottorete dell’Ambito Territoriale n. 8 del Comune di Udine, denominata “Promozione del benessere, prevenzione e contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”, Settore A (Scuole del I Ciclo d’istruzione, nel Settore B rientrano le Scuole del II Ciclo).
RIFERIMENTI:
artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;
Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;
Direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di ‘telefoni cellulari’ e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
Direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;
Direttiva MIUR n.1455/06;
D.P.R. 249/98 e D.P.R. 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti” e “Patto di corresponsabilità”
Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, MIUR aprile 2015;
Artt. 581-582-595-610-612-635 (ed altre fattispecie) del Codice Penale;
Artt. 2043-2046-2047-2048-2051 del Codice Civile;
Artt. 331-332-333 del Codice di procedura penale;
- Legge n.71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”
- Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, ottobre 2017.
Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo, 18 febbraio 2021.
TITOLO: Safe Web: i rischi della navigazione on line e l’uso corretto dei social
BUONA PRATICA PERCHÉ: Perché grazie al lavoro in rete questa pratica consente di prevenire comportamenti lesivi dell’altrui dignità, intercettando i disagi e i segnali dei ragazzi ed organizzando in tempo utile incontri con il coinvolgimento delle parti interessate al fine di sensibilizzare e creare maggior consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del non rispetto degli altri e delle regole nella vita reale e virtuale…
REALIZZATA DA: Polizia Postale e delle Comunicazione in rete con le Scuole e gli altri Centri di aggregazione dei ragazzi e dei giovani del territorio
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse e famiglie
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione Universale
DESCRIZIONE: Partendo dalla segnalazione di qualche episodio specifico da parte degli Enti che operano sul territorio, si organizzano Incontri con la classe/scuola o centro di aggregazione interessati, mirati a trattare le tematiche connesse al bullismo e cyberbullismo (L.71/2017), al fine di prevenire la commissione di reati e comunque l’escalation di comportamenti offensivi e denigratori.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Copiosa richiesta di interventi
TITOLO: Brochure dal titolo “Internet e social network: Istruzioni per l’uso”
BUONA PRATICA PERCHÉ: Per la capacità di raggiungere capillarmente i destinatari grazie alla sinergia con gli Enti locali e le Scuole della Regione. La pubblicazione è rivolta prevalentemente ai ragazzi ma anche ai genitori e agli educatori per sensibilizzare sui rischi della navigazione e utilizzare il web in sicurezza
REALIZZATA DA: Compartimento Polizia Postale FVG, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, l’Istituto di Ricerca, Sviluppo e Sicurezza e diversi Comuni (Gradisca, Lignano Sabbiadoro, Monfalcone, Tricesimo, Grado, Pasian di Prato, Martignacco)
DESTINATARI: Studenti e studentesse, famiglie, intera comunità scolastica e territorio
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione Universale
DESCRIZIONE: Presentato e distribuito presso le Scuole dei Comuni succitati la brochure titolata “Internet e social network: Istruzioni per l’uso”, dall’interfaccia graficamente accattivante, attraverso le storie dei due protagonisti conduce alla scoperta della Rete e ai rischi connessi alla navigazione
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Grande interesse alla realizzazione e numerose richieste da altri Comuni. Apprezzamento da parte degli studenti, dei docenti e dei genitori per l’efficacia della forma e dei contenuti
TEMPI: L’iniziativa è attiva da circa un anno ed è previsto il coinvolgimento di ulteriori Enti locali e Scuole
RIFERIMENTI: Sito di alcuni Comuni coinvolti, sito Ufficiale della Polizia di Stato (Questura di Gorizia), sito del IRSS.
TITOLO: Progetto formativo della Polizia Postale nell’evento “Barcolana 53” con la collaborazione della Direzione Scolastica Regionale FVG, della Società Velica Barcola-Grignano, del Comune di Trieste e del CONI con i partecipanti regionali alle Olimpiadi/Paralimpiadi di Tokyo 2020.
BUONA PRATICA PERCHÉ: Progetto formativo con i testimonial d’eccezione del mondo dello sport per diffondere insieme i valori comuni della lealtà, del rispetto della persona e delle regole nel mondo reale come in quello virtuale rivolto alle scuole del territorio regionale. Si tratta di una buona pratica grazie al coinvolgimento dei campioni dello sport in grado di suscitare grande attenzione e interesse nei ragazzi e per la possibilità grazie all’Evento internazionale Barcolana e alla tecnologia messa a disposizione di raggiungere tutte le scuole dislocate sul territorio regionale e farle partecipare all’Evento. (Quest’anno ha partecipato per la prima volta una scuola di Sappada).
REALIZZATA DA: Polizia Postale e delle Comunicazioni – Direzione Scolastica Regionale – Società Velica Barcola Grignano – CONI – Comune di Trieste
DESTINATARI: Intera comunità scolastica
- scuola primaria
- scuola secondaria di primo grado
- scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione Universale
DESCRIZIONE: Il progetto formativo titolato “LA NAVIGAZIONE ONLINE.SECCHE, PERICOLI E ROTTE SICURE” è mirato alla navigazione sicura online e alla diffusione dei valori della lealtà, del rispetto della persona e delle regole. L’evento, rivolto alle scuole della Regione FVG (in presenza e online diretta in streaming) si è svolto il 6 ottobre 2021 presso la Sala Luttazzi sita a Trieste in Porto Vecchio nell’ambito della splendida cornice della 53esima edizione della Barcolana
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Numerose attestazioni di gradimento da parte delle Scuole presenti in sala e collegate online circa l’importanza di parlare dei rischi connessi alla navigazione sul web con gli esperti della Polizia Postale e con i Campioni dello Sport
TEMPI: L’intento è di ripetere l’evento anche i prossimi anni in occasione della regata velica “Barcolana” che ha visibilità internazionale rivolgendosi a una platea più ampia e in particolare con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza e magari con il coinvolgimento e il contributo di altre realtà territoriali
RIFERIMENTI: www.poliziadistato.it www.commissariatodips.it www.barcolana.it
LIGURIA
TITOLO: Metodologia della Narrazione e della Riflessione
BUONA PRATICA PERCHÉ: Il progetto mira a coinvolgere gli studenti in azioni di carattere dialogico per consentire il rafforzamento delle relazioni e la prevenzione e/o ricomposizione dei conflitti
REALIZZATA DA: Progetto che può essere svolto nelle realtà delle singole scuole ma che si presta anche a uno sviluppo a livello più ampio, articolando le fasi e coinvolgendo docenti, studenti e famiglie.
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse, famiglie della scuola primaria e secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale e indicata
DESCRIZIONE: Obiettivi: rafforzare le proprie relazioni, creando legami di gruppo e un ambiente dialogico, in modo da arginare e soprattutto prevenire i conflitti e il malessere relazionale, radice delle azioni di prevaricazione.
Azioni: utilizzando tempi adeguati e talvolta lunghi, anche durante uno o più cicli di scuola, il progetto prevede incontri di formazione per i docenti e poi, a cascata, incontri di gruppo con altri docenti e poi studenti e famiglie. In queste azioni formative i partecipanti, a partire da narrazioni preparate dai conduttori, imparano a costruire percorsi di dialogo che favoriscono l’esternazione delle criticità relazionali e la loro ricomposizione, promuovendo un clima scolastico positivo e capace di prevenire l’antisocialità.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Questionario di valutazione; periodica valutazione da parte dello staff
TEMPI: Con la dovuta calendarizzazione il progetto si sviluppa per tutto l’anno. E può svilupparsi per più anni
RIFERIMENTI:
Randazzo G., La metodologia della narrazione e della riflessione. Una buona pratica al quadrato, Erga Edizioni, Genova 2020
Nuzzo B., Russo M., Vacatello M.T.,Il Tempo sbanca, Erga Edizioni, Genova 2013
Peccenini R., Randazzo G., Russo M., Vacatello M.T., Bullismo a Scuola tra immagine e realtà – Cambiare linguaggio per superare il pregiudizio, Erga Edizioni 2009
Randazzo G., Russo M., Vacatello M.T., MNR, Percorsi per il benessere scolastico, Erga Edizioni, Genova 2009
TITOLO: Noi non rimaniamo impigliati nella rete
BUONA PRATICA PERCHÉ: Perché facilmente replicabile e può essere inserita a sistema nel PTOF ; è gradita a studenti e famiglie; si inserisce nell’ambito di una politica scolastica di prevenzione e contrasto al fenomeno.
REALIZZATA DA: Referente di Istituto Bullismo-cyberbullismo, avvocato minorile
DESTINATARI: Studenti e studentesse e famiglie della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Obiettivi:
Per gli studenti
- aiutare i ragazzi a sviluppare competenze mediatiche in modo consapevole e responsabile
- fornire conoscenze sulle opportunità e i pericoli della rete sviluppando efficaci competenze di aiuto
- potenziare le abilità comunicative del gruppo fuori dalla realtà virtuale
- allenare alla cooperazione, all’accettazione della diversità, alla riflessione e alla disponibilità a mettersi in discussione
Per le famiglie
- Conoscere gli aspetti peculiari del fenomeno
- Prendere coscienza dell’entità del fenomeno e della sua diffusione
- Essere supportati attraverso un confronto e un’alleanza educativa con l’istituzione scolastica
Azioni – attraverso metodologie diversificate si propongono sollecitazioni in merito a :
- Noi e la rete: cosa sappiamo?
- Le possibilità della rete: l’amicizia virtuale e quella reale
- Cos’è il bullismo?
- Bullismo in rete: le forme del cyber bullismo e l’uso dei social
- Il bullismo discriminatorio
- Come muoversi in sicurezza sulla rete? Autodifesa attiva e passiva
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Questionario di gradimento
TEMPI: 5 mesi (gennaio/giugno)
RIFERIMENTI: www.paroleostili.it – www.fondazionecarolina.org – www.commissariatodips.org
E.Buccoliero, M.Maggi, Contrastare il bullismo, il cyberbullismo, e i pericoli della rete, FrancoAngeli, 2017
TITOLO: “Parla con me”: studenti come tutor per i pari contro il bullismo
BUONA PRATICA PERCHÉ: L’abbiamo scelta perché è risultata coinvolgente, trasversale, per l’efficacia del peer tutoring e perché è facilmente replicabile, utilizzando gli studenti per la formazione anche nei gradi inferiori
REALIZZATA DA: Formazione ai ragazzi e ai docenti effettuata dall’Ing. Surlinelli, dall’Avv. Bassoli, esperta in diritto informatico, Dott.ssa Vidotto, esperta di comunicazione efficace. Una volta terminata la formazione, la pratica è stata condotta dagli studenti stessi
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale, selettiva e indicata
DESCRIZIONE: Gli studenti stessi, dopo una formazione specifica lunga e accurata, hanno condotto azioni di formazione per i loro pari, hanno svolto attività di ascolto e di risoluzione di situazioni lievemente problematiche, hanno partecipato a conferenze sul tema sul territorio e nella Regione, hanno operato divulgazione presso il grande pubblico attraverso canali televisivi, hanno lavorato sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione attraverso la creazione di materiale audiovisivo e illustrato.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Migliora il senso di autoefficacia e l’autostima, aumenta l’empatia e il ricorso a una comunicazione empatica non violenta, sviluppa la creatività e il senso di responsabilità sociale, diminuisce la dispersione scolastica.
TEMPI: Nel corso di tutto l’anno
RIFERIMENTI: PTOF “Mazzini – Da Vinci” www.mazzinidavinci.edu.it
TITOLO: Partiamo con il piede giusto. Prerequisiti per un percorso in discesa
BUONA PRATICA PERCHÉ: Per rispondere alla necessità di presentare efficacemente le figure coinvolte nella prevenzione e nel contrasto al fenomeno e, nel contempo, per fornire i primi strumenti per affrontare nel modo giusto l’anno scolastico
REALIZZATA DA: DS, Referente bullismo e cyberbullismo, Team d’Istituto.
DESTINATARI: Docenti, personale non docente, studenti e studentesse, famiglie della scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Si individuano, ad inizio anno scolastico, due tipologie di azioni: una rivolta ai genitori (ai quali si presentano, le figure di riferimento, in momenti diversi di inizio anno: la riunione con gli esordienti, in occasione dell’elezione dei rappresentanti, durante i consigli di classe). Allo stesso tempo, si forniscono, agli stessi genitori, le prime indicazioni, per un uso consapevole e responsabile delle tecnologie e dei social network. L’altra rivolta ai docenti e ATA, con particolare riferimento ai neo immessi nell’Istituto, durante il secondo Collegio dei docenti e il primo Consiglio di ciascuna classe, per presentare le figure di riferimento.
TEMPI: Tempo indeterminato in quanto pratica non formalizzata
RIFERIMENTI: Legge 17/2017 e diverse edizioni delle Linee guida sul cyberbullismo
TITOLO: Role playing formativo
BUONA PRATICA PERCHÉ: È stata scelta per cercare di far emergere informazioni e stati d’animo, a partire da un fatto realmente accaduto. È una tecnica di simulazione/recitazione nella quale si cerca di far “vivere”, nella propria aula e in una situazione protetta, atteggiamenti e comportamenti che con il solo racconto rischierebbero di risultare, anche indirettamente, manipolati. L’origine è da ricondurre allo psicodramma moreniano (cft. Jacob L. Moreno, psichiatra rumeno 1889-1974).
REALIZZATA DA: La proposta è stata presentata alla scuola dalla referente d’istituto per il bullismo e cyberbullismo. Hanno condotto il role playing (con la presenza in classe dei docenti) le psicoterapeute e le avvocate dell’Associazione di promozione sociale Noi4You di Bordighera.
DESTINATARI: Docenti, studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: È stato chiesto agli allievi di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di attori. Nel caso specifico esaminato, le psicoterapeute avevano diviso la classe a metà: una parte dei discenti aveva il compito di assumere la difesa della vittima di azioni di bullismo e l’altra parte aveva, invece, il compito di assumere la difesa del/i bullo/i.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Questa simulazione ha consentito ai discenti di analizzare il vissuto delle parti in modo “partecipativo”, di studiare le dinamiche interpersonali dei protagonisti e di capire meglio le modalità di comunicazione/azione. Al termine, nel tempo dedicato alla discussione, sono stati discussi, in modo selettivo, alcuni argomenti emersi.
TEMPI: Ogni periodo dell’anno è adatto all’attività
RIFERIMENTI: In generale tutta l’opera di Jacob L. Moreno.
J.L. Moreno, Il teatro della spontaneità, Di Renzo Editore, 2011
PIEMONTE
TITOLO: Patente di Smartphone
BUONA PRATICA PERCHÉ: Si tratta di un progetto ampiamente sperimentato. Nasce nel 2017 per le scuole della provincia del VCO e dal 2018 diventa un progetto regionale.
Perché ha dato esiti molto positivi nella sperimentazione attivata nella provincia VCO nell’ a.s. 17-18 e ha permesso un’amplificazione del progetto che, ad oggi, ha coinvolto 1/3 della popolazione scolastica nelle classi prime medie gradualmente nell’a.s. 20-21; una seconda motivazione è legata ad un ampio coinvolgimento delle famiglie; una terza motivazione è riferita ad una significativa crescita di consapevolezza nei docenti.
REALIZZATA DA: Si tratta di un progetto a cascata. I docenti referenti al Cyberbullismo e altri docenti sono formati dal gruppo di lavoro interistituzionale (ASL, Forze dell’Ordine, Ufficio Scolastico Territoriale, ARPA, associazioni del territorio…). I docenti referenti formeranno a loro volta gli studenti delle classi prime della Scuola Secondaria di I Grado.
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Attività formativa a cascata su argomentazioni individuate dal gruppo di lavoro interistituzionale rivolta ai docenti referenti delle singole scuole. I docenti svilupperanno, utilizzando il kit formativo, unità di apprendimento al termine delle quali gli studenti sostengono un esame per il conseguimento di una vera patente.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La valutazione non è ancora formalmente prevista, tuttavia non pervengono da tempo segnalazioni importanti dalle scuole agli Uffici Scolastici Regionali.
TEMPI: E’ attiva dal 2017 ed è tuttora attiva
RIFERIMENTI:
- Legge 71/2017
- Legge regionale n.2 del 5/2/2018
- Prevenire, valutare e contrastare bullismo e cyberbullismo di G. Ioia, ed. Erickson Dal fare al dire, rivista scientifica n. 3/2018, ed. Publiedit
TITOLO: L’estetica: per NON anestetizzare!
BUONA PRATICA PERCHÉ: I linguaggi estetici per contrastare il pericolo che la rete comprometta l’empatia. In questo momento post Covid è fondamentale che si mettano in atto delle azioni per evitare comportamenti di disfunzione sociale che possano sfociare nell’isolamento. Questo tipo di attività si presta ad una estensione a tutte le scuole di ogni ordine e grado e permette di essere valorizzata dall’USR attraverso la diffusione di vari prodotti (bandi, rassegna teatrale, concorsi, ecc. )
REALIZZATA DA: Studentesse, studenti e docenti dell’ I.I.S. Vinci Migliara di Alessandria
DESTINATARI: Studenti e studentesse
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, prevenzione universale e selettiva
DESCRIZIONE: Nell’ambito dell’autonomia scolastica, l’ I.I.S. Vinci Migliara di Alessandria, è stato realizzato un opuscolo di sensibilizzazione ( un fumetto) sul tema dei bullismi e successivamente una performance teatrale nell’ambito di una manifestazione in modalità remota che ha coinvolto tutta la comunità educante con efficacia: la scuola diventa promotrice di una sorta di contagio positivo
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Maggiore consapevolezza nei ragazzi direttamente coinvolti e nella comunità educante che ha visionato i prodotti.
TEMPI: Quattro anni e rinnovata annualmente
TITOLO: Sportelli di ascolto psicologico
BUONA PRATICA PERCHÉ: Coinvolge soprattutto gli studenti. Gli sportelli sono gestiti da diverse figure professionali con il coinvolgimento attivo degli studenti di scuole diverse e dei membri della consulta.
REALIZZATA DA: Figure professionali (ASL, associazioni del territorio, esperti interni ed esterni) e studenti…
DESTINATARI: Studenti e studentesse, Intera comunità scolastica
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Ascolto di situazioni di criticità presenti. Prevenzione attraverso momenti di formazione. Azioni volte a ridurre e risolvere problematiche.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Feedback dato dagli studenti allo sportello di ascolto nel corso del tempo
TITOLO: Istituzione di un gruppo provinciale anti bullismo (work in progress), Osservatorio provinciale anti bullismo
BUONA PRATICA PERCHÉ: La condivisione strategica di attività, azioni, progetti portati avanti a livello di singolo istituto è basilare per poter avere una visione più ampia e permettere uno screening maggiormente focalizzato sulle criticità. Il gruppo potrebbe avere anche mansioni di portavoce delle richieste delle scuole e/o territorio, coordinare iniziative, facilitare lo scambio di progetti e buone pratiche
DESTINATARI: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione Universale
DESCRIZIONE: Scambio di idee progettuali, condivisione di buone pratiche, attività, progetti anche attraverso cloud
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: In fase di coordinamento e costituzione
LOMBARDIA
TITOLO: I dispositivi organizzativi provinciali della Lombardia – Le reti di scopo dedicate alle azioni di prevenzione e contrasto al cyberbullismo
BUONA PRATICA PERCHÉ: È strategico, nell’azione di prevenzione e contrasto del bullismo/cyberbullismo, poter contare sui Patti educativi di comunità, su tutti i servizi e le risorse che il territorio può mettere in campo, oltre che della collaborazione tra le scuole.
REALIZZATA DA: USR Lombardia e Regione Lombardia
DESTINATARI: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, Prevenzione Universale, Selettiva, Indicata. I livelli di prevenzione sono variamente applicati a seconda dei contesti e delle eventuali situazioni emergenziali
DESCRIZIONE: Ogni rete di scopo provinciale ha sviluppato progetti relativi ai seguenti livelli:
– realizzazione di programmi di sensibilizzazione, informazione e formazione, anche di tipo informatico (percorsi di alfabetizzazione digitale) rivolti a studenti, alle famiglie, al personale non docente ed ai docenti, anche attraverso l’utilizzo della piattaforma informatica regionale bullismo/cyberbullismo;
– costituzione di team operativi stabili dedicati che, attraverso la realizzazione di programmi di sostegno ed il supporto di competenti figure professionali, associazioni e istituzioni attive sul territorio, si occuperanno delle vittime di atti di bullismo e di cyberbullismo e delle loro famiglie in collaborazione con le Autorità locali coinvolte, a vario titolo, a seconda della gravità del caso e delle diverse situazioni;
– promozione di programmi di recupero rivolti agli autori di atti di bullismo e di cyberbullismo, creando percorsi riparatori dedicati (es. attività di volontariato, lavori socialmente utili) anche attraverso il supporto di competenti figure professionali e il coinvolgimento di associazioni e istituzioni attive sul territorio.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Dal 2017 la Lombardia è organizzata in reti di scopo provinciali dedicate al Bullismo/cyberbullismo che hanno favorito la nascita di patti educativi di comunità a supporto dell’azione delle scuole e la produzione di materiali, procedure e protocolli condivisi.
Bullismo & Cyberbullismo (cyberbullismolombardia.it)
TEMPI: Le nuove reti di scopo sono state individuate nel giugno 2021 e hanno durata biennale.
RIFERIMENTI: Link: Convenzione-USR-Lombardia-e-Regione-Lombardia-1.pdf
TITOLO: Applicazione protocollo Prefettura MI finalizzato all’attuazione del protocollo regionale per lo sviluppo e il consolidamento di buone prassi in applicazione del TU contrasto dei fenomeni legati a dipendenze/disagio minorile
BUONA PRATICA PERCHÉ: Propone un esempio di effettiva corresponsabilità fra istituzioni del territorio per rinforzare la funzione educativa della Scuola
REALIZZATA DA: Territorio (forze dell’ordine, ATS, ASST, tribunale minori, scuole, UST Milano, enti locali, prefettura, procura…)
DESTINATARI: Intera comunità scolastica
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: I livelli di prevenzione sono variamente applicati a seconda dei contesti e delle eventuali situazioni emergenziali
DESCRIZIONE: La Scuola concretizza la sua attenzione preventiva, in collaborazione con gli attori del territorio (sistema sociosanitario, organizzazioni accreditate, enti locali ecc.), organizzando programmi e iniziative specifiche di prevenzione.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Concretizzare la corresponsabilità fra istituzioni del territorio per rinforzare la funzione educativa della scuola con definizione e realizzazione di interventi
TEMPI: È ancora attiva (protocollo firmato a giugno 2018)
RIFERIMENTI: https://milano.istruzione.lombardia.gov.it/wp-content/uploads/2018/06/Protocollo-Scuola.pdf
TITOLO: Formazione Docenti a tutto campo
BUONA PRATICA PERCHÉ: Sensibilizzazione (fondamentale) dei docenti e delle famiglie sulle tematiche afferenti al cyberbullismo; in particolare “Giustizia ripartiva applicata alla comunità scolastica” con proposte di attività laboratoriali (BG)
REALIZZATA DA: UST Bergamo, Caritas BG, Centro giustizia riparativa BG
DESTINATARI: Docenti e formatori
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Universale
DESCRIZIONE: Momenti formativi rivolti ai docenti, ai dirigenti scolastici, ai genitori
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Attivazione di progetti nei vari istituti scolastici per l’A.S. 2021/22
TEMPI: a.s. 2020/21 con ricadute nel 2021/22
RIFERIMENTI: https://bergamo.istruzione.lombardia.gov.it/protbg4442_21/
TITOLO: Hackathon regionale dedicato al Cyberbullismo e alla sicurezza in rete “U(n)Perfect HacK”
BUONA PRATICA PERCHÉ: L’Hackathon è un dispositivo didattico che consente il coinvolgimento diretto degli studenti e la realizzazione di prodotti utili per l’azione preventiva nei confronti del fenomeno del bullismo cyberbullismo. La formula di Hackathon proposta è stata realizzata a livello regionale ma può essere riproposta ad ogni livello.
REALIZZATA DA: IIS D. Crespi di Busto Arsizio (VA)
DESTINATARI: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Universale, i livelli di prevenzione sono variamente applicati a seconda dei contesti e delle eventuali situazioni emergenziali
DESCRIZIONE: “U(n)PERFECT HACK” un percorso formativo e una maratona di co-progettazione studentesca relativi al rispetto in rete. Il PERCORSO FORMATIVO prevede:
– Incontro informativo sulle fasi e tempistiche del progetto e sull’Hackathon in presenza, durante il quale sono state fornite indicazioni dettagliate circa finalità, obiettivi, modalità operative, requisiti richiesti per la partecipazione alla gara;
– 3 webinar formativi sulle seguenti tematiche: 1. Giovani e tecnologie digitali, luoghi ed ambienti digitali, le diverse forme di cyberbullismo, Identikit del cyber-bull, normativa; 2. La costruzione e la corretta narrazione di sé nella comunicazione digitale; 3. Emozioni ed empatia nell’era dei Social: come costruire una Social empatia;
– Ciascuna istituzione scolastica condurrà una rilevazione statistica delle problematiche analizzate negli Webinar attraverso questionari preparati dalla scuola organizzatrice e somministrati alla comunità scolastica: il rapporto quotidiano degli studenti con le tecnologie digitali e la loro propensione “social” in merito sia all’uso dei social network sia al tempo trascorso su internet; la percezione del sé reale e del sé virtuale nell’era digitale; la desensibilizzazione sul piano delle relazioni interpersonali dovuta all’uso smodato di smartphone e altri device; la percezione degli studenti dei fenomeni di cyberbullismo dilaganti nell’era digitale: bodyshaming, sexting, ghosting, catfishing;
– Ciascuna istituzione scolastica realizzerà preliminarmente un cortometraggio inerente i temi sopradescritti che sarà presentato mediante diretta Instagram e facebook a cui saranno invitati tutti gli studenti delle istituzioni scolastiche partecipanti nella prima giornata dell’Hackathon. Il miglior cortometraggio verrà premiato mediante votazione online e giuria.
L’EVENTO FINALE della durata di 3 giorni prevede una maratona progettuale condotta secondo il format metodologico Hackathon con un evento finale.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La valutazione del percorso formativo degli studenti coinvolti e i loro prodotti u(n)perfecthack (google.com)
TEMPI: Anno 2021
RIFERIMENTI: Link: » U(n)PERFECT HACK (liceocrespi.edu.it)
TITOLO: “Respect on the net – Rispetto in Rete”
BUONA PRATICA PERCHÉ: Evidenzia l’importanza di una Rete territoriale di collaborazione per arginare il fenomeno del bullismo con un approccio strategico, integrato e condiviso.
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: I livelli di prevenzione sono variamente applicati a seconda dei contesti e delle eventuali situazioni emergenziali
DESCRIZIONE: Nell’ambito delle azioni di collaborazione tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, nasce il Progetto “Rispetto in Rete”. Nei giorni dolorosi della pandemia, quando il virus ha iniziato a cambiare anche il modo di vivere la scuola, lo strumento digitale ha consentito a docenti e alunni di proseguire i percorsi di studio, agevolando però, nel contempo, anche situazioni pericolose e di difficile gestione nel corso della “Didattica a Distanza”: dalle intrusioni anonime con password di accesso non autorizzate, alle interruzioni delle lezioni on line mediante l’introduzione di contenuti blasfemi, pornografici, violenti e denigratori. Non solo comportamenti molesti, dunque, ma veri e propri reati.
La migliore strategia di contrasto al fenomeno del Cyberbullismo, specie nella Scuola, è data dalla prevenzione. Sono stati attuati cicli di formazione per informare gli operatori istituzionali, e gli stessi nuclei familiari, a riconoscere e governare in fase precoce lo sviluppo di dinamiche bullistiche. Al tempo stesso, è stato rilevato che, quando il bullismo si manifesta con comportamenti concretamente lesivi dell’incolumità o dei diritti altrui, è necessario attivare tutti i meccanismi sociali ed istituzionali. Sembra dunque chiara l’importanza di una RETE TERRITORIALE DI COLLABORAZIONE per arginare il fenomeno del bullismo con un approccio strategico, integrato e condiviso. Una rete in grado di intervenire, nei casi gravi, con tutti gli strumenti utili a disposizione per ristabilire rispetto e armonia nella scuola, indispensabile premessa per la crescita delle donne e degli uomini del futuro.
In tale prospettiva, è stato redatto un piccolo e maneggevole MANUALE OPERATIVO qui presentato, quale agile strumento di lavoro e di consultazione che racchiude indicazioni giuridiche ed informazioni utili a sostenere il prezioso e delicato lavoro dei Docenti e dei Dirigenti Scolastici. Il piccolo manuale d’uso è stato declinato in triplice versione, identificata con differenti colori di copertina.
Al fine di rendere più funzionale l’uso concreto ed immediato del sussidio, risultato di riflessioni, esperienze e studi condivisi, vengono poste in evidenza e riportate in ogni volume, le nozioni di base sui reati informatici più diffusi e su alcune questioni giuridiche illustrate dalla dott.ssa Silvia Nanni, Ufficiale di Polizia Giudiziaria Referente dell’Ufficio fasce deboli della Procura della Repubblica di Varese, Collaboratrice della Direzione Generale – Studenti, inclusione e partecipazione – del Ministero dell’Istruzione e dal Dott. Pietro Forno, Magistrato, attuale Garante per le fragilità del Comune di Milano.
Il primo volume “Respect on the net – Rispetto in Rete” riporta, oltre al prezioso apporto della dott.ssa Silvia Nanni e della prof.ssa Lelia Mazzotta Natale, il contributo di alcuni addetti ai lavori quali la prof.ssa Angela Lischetti e la prof.ssa Patrizia Salmoiraghi, la prof.ssa Maria Gabriella Pediconi, docente di psicologia dinamica e clinica dell’Università degli Studi di Urbino, la prof.ssa Maria Alicia Sampayo, psicopedagogista e il dott. Pietro Forno nella sua veste di formatore del personale scolastico e delle forze di polizia.
Il secondo volume “Diamo voce ai Dirigenti – Le risorse per facilitare le segnalazioni e fare Rete – Appunti giuridici e spunti di riflessione sul Rispetto in Rete”, che vede l’egida del Ministero dell’Istruzione, è stato redatto, in formato e-book, a seguito dell’azione attuativa di Formazione per i Dirigenti nell’ambito del Progetto S.I.A. Scuole Italiane Antibullismo, in collaborazione con l’Università di Urbino e il Liceo Laurana Baldi di Urbino, con interventi della dott.ssa Silvia Nanni, della prof.ssa Paola Biavaschi, docente di Diritto dell’Università dell’Insubria di Varese, la prof.ssa Angela Lischetti e la prof.ssa Lelia Mazzotta Natale, la prof.ssa Maria Gabriella Pediconi, la prof.ssa Maria Alicia Sampayo e il Dott. Pietro Forno con approfondimenti legislativi e risposte ai quesiti formulati dai Dirigenti Scolastici nel corso delle Azioni coordinate nell’ambito del Progetto “Diamo voce ai Dirigenti – Le risorse per facilitare le segnalazioni e fare Rete.
Il terzo volume “Respect on the net – U(n)perfect Hack – Maratona di co-progettazione studentesca” riporta, in formato e-book, la significativa esperienza sul territorio dell’Istituto Liceo Classico, Linguistico e delle Scienze umane D. Crespi di Busto Arsizio (VA). Nell’ambito della Convenzione tra USR Lombardia e Regione Lombardia, DG Sicurezza prot. MIUR n. 101000 del 24.06.2019 in attuazione della l.r.1/2017 “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”, in riferimento al bando regionale mpi.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE.U.0008988.05-05-2021 per la progettazione e l’organizzazione di un HACKATHON regionale sul cyberbullismo, nell’ottica dell’educazione al rispetto in rete e in collaborazione con Regione Lombardia, USR Lombardia e con l’ufficio provinciale AT Varese è stata realizzato un percorso di formazione per i docenti e una co-progettazione studentesca relativi al Rispetto in Rete. Il piccolo manuale raccoglie gli interventi della dott.ssa Silvia Nanni, della Dirigente Scolastica Cristina Boracchi, della prof.ssa Angela Lischetti, del prof. Vittorio Belloni, della prof.ssa Lelia Mazzotta Natale, della prof.ssa Paola Biavaschi e del dott. Pietro Forno.
Rispetto in rete vuole essere, allora, un “compagno di viaggio” per dirigenti e insegnanti in questa nuova, anomala e imprevedibile avventura scolastica, comunque piena di aspettative e del desiderio di felicità.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Il piccolo Manuale d’uso è stato distribuito, in formato cartaceo e in formato e-book, a tutti gli istituti scolastici della Provincia di Varese e presentato in diverse occasioni formative ai Dirigenti Scolastici e ai Docenti e Referenti scolastici per il contrasto e la prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo. I contenuti del primo volume “Respect on the net – Rispetto in Rete” e del secondo volume “Diamo voce ai Dirigenti – Le risorse per facilitare le segnalazioni e fare Rete – Appunti giuridici e spunti di riflessione sul Rispetto in Rete” sono stati inoltre condivisi durante le giornate di studio organizzate per i Dirigenti Scolastici su 15 Uffici Scolastici Regionali nell’ambito dell’Azione “Diamo voce ai Dirigenti” promossa dal Ministero dell’Istruzione.
TEMPI: Il materiale permane a disposizione per la distribuzione e sulle pagine dedicate dei siti web delle diverse istituzioni scolastiche
RIFERIMENTI: Respect in the net
SICILIA
TITOLO: B.U.O.N.A.
Fighting Cyber bullying with some Blue, Used, Old and New Actions
Progetto Erasmus azione Ka2
Exchange of Good Practices
BUONA PRATICA PERCHÉ: Erasmus azione k2 che coinvolge le scuole di 4 Paesi dell’U.E. – Italia, Turchia, Polonia, Portogallo
1. Istituto Comprensivo G. Nosengo Italy
2. Agrupamento de Escolas do Viso – Porto Portugal
3. SZKOLA PODSTAWOWA NR 159 SIOSTR URSZULANEK U. RZ. Poland
4. I.S. Giovanni XXXIII Cosentino Italy
5. OZEL IZMIR OGUZHAN OZKAYA ORTAOKULU Turkey
Scuola coordinatrice: I.C. Gesualdo Nosengo di Petrosino (TP)
REALIZZATA DA:
Docenti interni, Esperti esterni: psicologi, sociologi.
DESTINATARI: docenti, studenti e studentesse, famiglie, intera comunità scolastica, territorio.
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, Prevenzione Selettiva
DESCRIZIONE: Gli obiettivi specifici del progetto:
– Aumentare la consapevolezza del gruppo target relativo a tutte le forme di bullismo e cyber bullismo alla fine dei 2 anni di progetto;
– Migliorare la capacità dei genitori di monitorare l’attività online dei propri figli producendo una guida;
– Progettare e realizzare una piattaforma online gratuita denominata B.U.O.N.A. acronimo del titolo del progetto;
– Aumentare la consapevolezza interculturale e le capacità di comunicazione degli studenti;
– Sviluppare la creatività e il pensiero critico degli studenti;
– Sviluppare la dimensione europea delle scuole attraverso la cooperazione internazionale.
Progetto di durata biennale, ogni step prevede a carico di ogni paese ospitante la messa a fuoco e realizzazione di una strategia (protocollo per gestione dei casi; opuscoli informativi, strategia di metaanalisi, coinvolgimento di esperti che hanno realizzato dei workshop, realizzazione di micro storytelling scrittura recitazione e montaggio dei video e invenzione di spot, sito web del progetto).
Il progetto è rivolto agli studenti tra i 12 ei 14 anni di ogni scuola. Questo gruppo target di studenti (200 studenti) sarà coinvolto nelle attività progettuali. Tra questi, saranno selezionati 64 studenti che prenderanno parte agli Scambi brevi per vivere direttamente il coinvolgimento europeo.
Frequenteranno workshop e conferenze tematiche, attività culturali.
Genitori: sono un gruppo a cui ci rivolgeremo in modo diretto e indiretto. Un gruppo target i genitori parteciperà ai laboratori organizzati dalle scuole ospitanti.
Di seguito, le attività previste:
C1 – Scuole europee e cyberbullismo
C2 – Il mio tempo digitale – Linee guida per l’uso di Internet
C3 – Conoscere il mio possibile nemico – Identificazione di forme e incidenti di cyberbullismo
C4 – Attori e azioni di cyberbullismo: amico e bullo
C5 – Segnalazione di episodi di cyberbullismo online
Come risultato della nostra cooperazione, produrremo i seguenti output, che verranno applicati nelle scuole e condivisi gratuitamente su piattaforme di divulgazione come eTwinning, il sito web del progetto:
A. Analisi iniziale e finale del cyberbullismo nelle nostre scuole (ITALIA)
B. Guida per la sicurezza online (PORTOGALLO)
C. Brochure intitolata Cause ed effetti del cyberbullismo (TURCHIA)
D. Guida per il controllo parentale dell’attività online dei bambini (POLONIA)
E. Progettazione e realizzazione della piattaforma online B.U.O.N.A. per la segnalazione di episodi di bullismo (indirizzata a studenti e genitori) (ITALIA-ITT)
F. Set di attività sul tema del cyberbullismo da utilizzare con gli studenti (tutti i partner)
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Durante gli incontri di valutazione locali tenuti dopo gli scambi è prevista una valutazione di efficacia, attraverso i seguenti strumenti:
– questionari iniziali e finali
– moduli di feedback
– moduli di valutazione
– osservazione diretta degli studenti
– schede di autovalutazione
– interviste ai partecipanti
– indicatori quantitativi
Inoltre, il progetto prevede una valutazione esterna da parte dell’Agenzia Erasmus plus dell’Indire ex ante, in itinere e finale.
TEMPI: Durata biennale ed è ancora attiva
RIFERIMENTI: https://www.facebook.com/erasmus.buona.1
Sito web del progetto in fase di elaborazione
TITOLO: PROGETTO DI FORMAZIONE PER REFERENTI PROVINCIALI PER BULLISMO E CYBERBULLISMO ORGANIZZATO DA USR SICILIA E SCUOLA POLO REGIONALE CASSARÀ. FINANZIATA CON FONDI EX LEGGE 440
BUONA PRATICA PERCHÉ: Mirava alla formazione di un referente per ogni scuola delle province per il bullismo/cyberbullismo ai sensi del D. Lgs. 71/2015.
DESTINATARI: Docenti, Intera comunità scolastica
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione universale e selettiva
DESCRIZIONE: Formazione di un referente per ogni scuola e di procedure condivise nelle istituzioni siciliane. L’attività inoltre ha prodotto la stesura di protocolli di comportamento concretamente utilizzabili nelle scuole dalle diverse figure di sistema. Ha previsto inoltre la creazione di un sito e di una pubblicazione che sarà distribuita a breve in tutte le scuole siciliane
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Sono stati individuati quali possibili indicatori di efficacia il numero di scuole che utilizzeranno i modelli predisposti
TEMPI: Biennale e deve ancora concludersi per l’evento finale
TITOLO: USR SICILIA – UFFICIO VIII AMBITO TERRITORIALE DI MESSINA
BULLISMO E CYBERBULLISMO: COME MIGLIORARE LE RELAZIONI A SCUOLA
BUONA PRATICA PERCHÉ:MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI TRA LE DIVERSE COMPONENTI DENTRO E FUORI L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
REALIZZATA DA: Realizzata dall’ambito territoriale di Messina con USR Sicilia Ufficio VIII AT Messina con associazioni del Terzo Settore
DESTINATARI: Docenti, Dirigenti scolastici, Famiglie
- Scuola dell’infanzia
- Scuola primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, Prevenzione Universale e Selettiva
DESCRIZIONE:
Obiettivi- Sensibilizzazione, formazione e supporto alle autonomie scolastiche nell’ambito delle tematiche del bullismo e del cyberbullismo
Azioni- Attività di formazione partecipata sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo; dibattito sulle esperienze in periodo di pandemia da covid-19
Interventi associazioni del terzo settore (ets)
Formazione
VALUTAZIONE DI EFFICACIA:
Utilizzo di un questionario; Monitoraggio del sistema di azione di buone pratiche
TEMPI:
Attiva da due anni scolastici; Continua ad essere attiva perché inserita nell’ambito delle competenze dell’USP Messina
TITOLO: PIÙ FORTI NELLA RETE -rete di Istituti comprensivi della provincia di Ragusa -scuola capofila S.Marta-Ciaceri di Modica
BUONA PRATICA PERCHÉ: Si tratta di un exemplum di quanto la costituzione di una rete di scuole possa essere un punto di forza nel contrasto ai fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo. L’azione coordinata di tutte le scuole permette di prevenire, contenere e sanzionare in maniera omogenea ogni forma di prevaricazione.
DESTINATARI: Docenti, Personale non docente, Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo, Prevenzione Universale e Selettiva
DESCRIZIONE:
• Coinvolgere, informare e formare tutto il personale scolastico docente, non docente, i genitori e alunni/e sui temi del bullismo e del cyberbullismo attraverso incontri periodici miranti a far acquisire conoscenze e competenze con l’ausilio di esperti nel settore.
• Prendersi cura delle nuove generazioni rendendole empatiche e resilienti, facendo emergere il bello e il buono delle relazioni amicali in tutti i contesti, creando ed alimentando legami virtuosi e duraturi per una sana convivenza civile all’insegna del rispetto reciproco.
• Promuovere il benessere e favorire un clima positivo nella scuola e nella extrascuola.
AZIONI
• Definizione di gruppo che si occupi più direttamente dei temi del bullismo e del cyberbullismo nella scuola: -Docente referente dell’Istituto e della scuola secondaria di I grado -Docente referente scuola primaria -Docente referente scuola dell’infanzia -TEAM D’EMERGENZA/EQUIPE PSICOPEDAGOGICA: Esperti di Associazioni/ Equipe psicopedagogica/ASP Ragusa
• Interventi a supporto del gruppo classe:
1. Formazione in classe di gruppi di studio e/o cooperative learning e/o brainstorming per riflessioni ed approfondimento sull’argomento in questione sotto la guida del Referente al Cyberbullismo
2. Incontro della classe con l’equipe di supporto psicologico/team d’emergenza
3. Incontro con la Polizia Postale
• Elaborazione di un PROTOCOLLO DI AZIONE DI TIPO PREVENTIVO
• Elaborazione di un PROTOCOLLO D’AZIONE PER LE EMERGENZE (individuazione atti di bullismo e cyberbullismo)
• Creazione su google di una pagina padlet dal nome “Più forti nella Rete” in cui condividere video, audio, testi per migliorare tutte le attività volte al contrasto dei fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo. Ogni Referente scolastico ha accesso a padlet e può liberamente condividere e caricare il materiale che ritiene opportuno.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA:
Strutturazione di questionari sullo stato di benessere in classe destinati agli studenti
TITOLO: PEER MEDIATION
BUONA PRATICA PERCHÉ: La mediazione tra pari, tesa alla risoluzione dei conflitti che insorgono tra gli alunni, è uno strumento efficace di prevenzione del bullismo e del cyber bullismo.
REALIZZATA DA: Docenti, alunni, studenti e Dirigente scolastico col supporto di esperti formatori
DESTINATARI: Studenti e studentesse,
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Prevenzione Selettiva e Indicata
DESCRIZIONE: L’obiettivo del progetto è quello di creare un sistema efficace per la risoluzione dei conflitti che insorgono tra gli alunni.
La Scuola vuole essere il luogo privilegiato in cui ciascuno possa esercitare, indipendentemente da quella anagrafica, il proprio “diritto alla cittadinanza” ed esprimere liberamente la propria personalità. Il bambino e il giovane, se immersi in un ambiente in cui possano sperimentare forme di convivenza pacifica e non violenta, fondate sul riconoscimento dell’altro e nel il rispetto delle differenze, svilupperanno le competenze sociali utili a contrastare la diffusione della violenza giovanile e alla costruzione di un mondo più solidale.
All’interno di questa visione si inserisce il progetto sulla Peer Mediation realizzato dall’Istituto Comprensivo “Antonio Ugo” di Palermo.
La mediazione, in generale, mira a ristabilire il dialogo tra le parti che sono entrate in conflitto, e promuove il ripristino di relazioni corrette. Il processo di mediazione si conclude senza vinti né vincitori, o se si vuole con la vittoria di entrambe le parti in conflitto, secondo le regola del “win to win”. Le parti in conflitto, infatti, con l’aiuto del mediatore, decidono di comune accordo, come risolvere il conflitto, sicché ciascuna di esse mantiene intatta la propria capacità decisionale
Nella mediazione tra pari, il valore aggiunto sta nel fatto che anche il mediatore è un alunno o uno studente, adeguatamente formato e il conflitto tra pari viene, quindi, risolto senza l’intervento degli adulti. Questo ha un profondo significato pedagogico di promozione delle competenze socio-relazionali.
Oggi, presso l’I.C. “Antonio Ugo” esiste una squadra di circa 20 alunni mediatori che svolgono la loro attività all’interno di un ambiente dedicato alla mediazione: la “Stanza della Mediazione”. Si tratta di un’aula arredata con un tavolo triangolare, attorno al quale prendono posto le parti in conflitto (ai lati del triangolo) e l’alunno mediatore (alla base del triangolo); le scritte alle pareti, in tre lingue diverse, riportano le regole della mediazione.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: La misura dell’efficacia risulta dal numero di accordi di mediazione stipulati e fa registrare la riduzione delle sanzioni applicate per la violazione del regolamento interno di disciplina.
TEMPI: È stata realizzata nell’ambito di un progetto Erasmus+, in partenariato con altri 5 Paesi europei. Si è sviluppata nell’arco di un triennio 2018/2021 ed oggi fa parte strutturale del PTOF dell’Istituto
VALLE D’AOSTA
TITOLO: Tutoraggio
BUONA PRATICA PERCHÉ: Consente di intercettare situazioni delicate prima che si aggravino. È uno strumento per la prevenzione indicata, perché permette di condurre colloqui con la vittima, il bullo, i testimoni, in una struttura organizzativa già attiva e quindi immediatamente operativa.
È una pratica che agevola la segnalazione degli episodi di bullismo da parte di ogni studente.
REALIZZATA DA: Un docente per ogni consiglio di classe, all’interno del proprio orario a completamento, con il supporto dello psicologo della scuola, che fornisce supporto per l’analisi delle situazioni più difficili e tiene una breve formazione iniziale per tutti i tutor.
DESTINATARI: Studenti e studentesse della secondaria di primo e secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE:
- Universale: tutti gli studenti hanno la possibilità di riportare episodi vissuti, anche di lieve entità
- Selettiva: è possibile approfondire la conoscenza di episodi già avvenuti, a livello di singolo gruppo
- Indicata: permette di agire sui comportamenti dei singoli attori, tramite colloqui individuali.
DESCRIZIONE: Il tutoraggio mira a creare uno spazio di dialogo permanente e strutturale, dove ogni alunno ha come riferimento un docente della classe a cui rivolgersi per questioni legate alle valutazioni scolastiche, alle relazioni o altro. Essendo una pratica permanente, permette di intercettare il disagio al suo sorgere.
A inizio anno, il Collegio docenti della scuola secondaria individua un docente per ogni Consiglio di Classe il quale, nel proprio orario a completamento, dedica 50’ a settimana alla conduzione di colloqui individuali con gli alunni, in orario scolastico, in un contesto riservato. Normalmente, i colloqui avvengono con tutti gli alunni, a rotazione. Se necessario, possono essere richiesti dagli alunni o dai docenti. In occasione delle riunioni programmate o in altri momenti non strutturati il tutor riferisce ai colleghi del Consiglio di Classe gli elementi significativi emersi
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Non è stata prevista una valutazione di efficacia
TEMPI: È attiva da circa un decennio
TITOLO: Conosci il bullismo – Interventi del referente per il bullismo nelle singole classi
BUONA PRATICA PERCHÉ: Ha permesso di illustrare la tematica e il corretto utilizzo dei termini tecnici riferiti a bullismo e cyberbullismo nell’ambito scolastico; ha permesso agli alunni di identificare una persona di riferimento a cui rivolgersi.
REALIZZATA DA: Referente/i per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo
DESTINATARI: Docenti, studenti della scuola primaria e della secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Proiezione di slide esplicative sia dei fenomeni sia della terminologia tecnica
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: È stata prevista una valutazione di efficacia con un confronto frontale
TEMPI: Gli interventi sono regolarmente riproposti ogni anno per una durata di un’ora per classe
TITOLO: Bullcyber club – in orario pomeridiano
BUONA PRATICA PERCHÉ: Il fatto di avere incontri pomeridiani di gruppo, di riflessione e condivisione, ha favorito lo sviluppo delle relazioni tra i partecipanti
REALIZZATA DA: Referente per la prevenzione del bullismo
DESTINATARI: Studenti e studentesse della scuola secondaria di primo e secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Durante l’anno scolastico sono programmati degli incontri pomeridiani, in orario extrascolastico, per gli alunni interessati. I gruppi hanno la durata di un’ora e mezza a settimana e si tengono per quattro o cinque settimane. Gli incontri prevedono la condivisione e la rielaborazione creativo-espressiva del tema del bullismo e del cyberbullismo attraverso la peer education. All’occorrenza vengono aggiunti altri incontri
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Non è stata prevista una valutazione di efficacia
TEMPI: L’attività è svolta durante tutto l’anno ed è in programma per i prossimi anni scolastici
TITOLO: POST-IT CHALLENGE (Amnesty International)
BUONA PRATICA PERCHÉ: Perché permette agli studenti di immedesimarsi, cimentandosi in una sorta di gioco di ruolo, e di fare esperienza diretta delle emozioni scatenate da particolari comportamenti. L’attività permette lo scambio di punti di vista e soprattutto di emozioni che si provano
REALIZZATA DA: Docenti di classe
DESTINATARI: Studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Gli studenti si dispongono in piedi in cerchio in uno spazio abbastanza ampio (palestra, atrio della scuola). I docenti (possibilmente due) attaccano sulla fronte di ciascun partecipante un post-it che riporta una frase positiva (es.:Trattami bene; Sorridimi; Diventa mio amico) o una frase negativa (es.: Tirami un orecchio; Urlami contro; Salutami controvoglia). A questo punto tutti i ragazzi sono invitati a muoversi liberamente e quando ci si incontra bisogna solo mimare (senza usare la voce) quello che si legge nel post-it. In seguito, tutti sono invitati a raccontare le emozioni che si sono provate nel vedere gli atteggiamenti, aggressivi o accoglienti, dei compagni nei propri confronti e a indovinare la frase che si aveva sulla fronte. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla scheda del documento allegato
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Non è stata prevista una valutazione di efficacia
RIFERIMENTI: https://drive.google.com/file/d/1lV7_Rr-F7KAdWVA_YN3r8TMEZrd4e4q5/view?usp=sharing
(pdf STOP BULLYiNG attività “Ti conosco” scheda 1)
TITOLO: Decalogo della chat di classe
BUONA PRATICA PERCHÉ: Sono gli studenti stessi a costruire le regole da seguire, con una ricaduta pratica, immediata e sperimentata sui loro comportamenti nel gruppo chat della classe
REALIZZATA DA: Docenti di classe
DESTINATARI: Studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Ogni studente è invitato a preparare un proprio decalogo di regole da rispettare nel partecipare alla chat di classe, per far sì che funzioni e che sia un’esperienza utile e piacevole per tutti. Poi si discutono i diversi decaloghi e si formula un decalogo condiviso da tutti, a cui attenersi. Per ulteriori dettagli si rimanda alla scheda di intervento a cui rimanda il link riportato sotto
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: L’efficacia si valuterà nell’uso più consapevole e opportuno della chat di classe
RIFERIMENTI: Documento condiviso su Drive da Irina Spinella
TITOLO: Decalogo degli strumenti digitali (YouTube, giochi on line, App social…)
BUONA PRATICA PERCHÉ: Permette di coinvolgere gli alunni come protagonisti attivi nel loro percorso di apprendimento ed allo stesso tempo coinvolge maggiormente le famiglie alle tematiche trattate
REALIZZATA DA: Formatore esterno, Docenti di classe, Segreteria per l’organizzazione degli eventi con le famiglie
DESTINATARI: Docenti, studenti e famiglie della scuola primaria e secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Gli insegnanti seguono un corso di formazione relativo alla fruizione dei mezzi digitali. I genitori sono invitati a 2 o 3 incontri formativi/informativi sulle medesime tematiche. Dopo essere stati formati i docenti invitano gli alunni sulla netiquette ed elaborano un loro decalogo di comportamento sull’utilizzo corretto dei mezzi digitali. A fine percorso, gli alunni condividono con le famiglie la netiquette elaborata dal loro gruppo classe durante un evento pubblico a cui partecipa anche l’esperto formatore che ha formato e accompagnato i docenti e le famiglie.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: L’efficacia si valuta nell’uso più consapevole e opportuno dei mezzi digitali; nella partecipazione attiva ed interessata di un gran numero di genitori (soprattutto all’incontro in cui sono stati coinvolti gli alunni)
TEMPI: La formazione è stata svolta nell’arco di 6 mesi
RIFERIMENTI: Progetto Corretta-mente in rete proposto dalla formatrice Licia Coppo
VENETO
TITOLO: Peer education contro Bullismo e cyberbullismo
BUONA PRATICA PERCHÉ: Per l’efficacia dell’azione: gli interventi sono stati richiesti dalle scuole dal 2016 in poi in numero ben superiore alle possibilità di esaudire le richieste.
REALIZZATA DA: Consulta Provinciale degli studenti accompagnata dal docente referente
DESTINATARI: Studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Universale
DESCRIZIONE: Monitorare la diffusione del fenomeno del Bullismo e cyberbullismo, promuovere attraverso gli studenti più grandi e quindi più autorevoli la conoscenza dei rischi di internet, la sensibilità rispetto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, l’empatia e la solidarietà verso le vittime, il clima positivo e resiliente nelle classi, la conoscenza dei rischi su internet e le conseguenze anche giuridiche del cybercrime.
Metodologie: questionari stimolo, presentazioni multimediali, interazione dialogica in presenza. Modalità online in periodo di covid.
Gli studenti rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti hanno organizzato incontri di formazione con gli studenti delle superiori e con gli studenti delle scuole medie. Particolarmente efficaci gli incontri con gli studenti delle medie. Gli incontri con le superiori si sono svolti durante le assemblee di Istituto e per questa modalità sono risultati incontri stimolo importanti ed apprezzati, ma che poi devono essere seguiti da interventi di ripresa e approfondimento nelle classi. Gli studenti della Consulta si sono comunque proposti come sentinelle e riferimento nei confronti degli atti di bullismo nelle rispettive scuole
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: sì, tramite i focus group con i docenti delle classi coinvolte
TEMPI: Attiva dal 2015 ad oggi
RIFERIMENTI: www.studentibelluno.it
TITOLO: Il colore delle emozioni
BUONA PRATICA PERCHÉ: Si tratta di un percorso riproponibile in tutte le scuole. Gli studenti sono coinvolti in attività molto coinvolgenti (pittura, espressività corporea, narrazione). Gli alunni sono i veri protagonisti in tutte le fasi del progetto, anche quando diventano guide della mostra finale. Accompagnano gli spettatori (compagni di scuola, famiglie, cittadini del quartiere), raccontando e rispondendo alle domande dei visitatori, mettono in atto ogni volta un lavoro di autoconsapevolezza e di conoscenza di se stessi.
REALIZZATA DA: Docenti e referenti di istituto per il contrasto e la prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo
DESTINATARI: Studenti e studentesse, Famiglie, Intera comunità scolastica, Territorio
Secondaria di primo grado
Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Il progetto nasce nell’ambito delle iniziative di “Padova capitale del volontariato 2021”. L’ottavo istituto comprensivo “Volta” di Padova in collaborazione con l’associazione “Artemisia” ha progettato un laboratorio per la prevenzione del Bullismo e del Cyberbullismo.
La referente dell’istituto per il contrasto e la prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo ha strutturato un percorso formativo che ha coinvolto altre docenti e che si è concluso con una mostra degli elaborati prodotto dai ragazzi aperta a tutta la scuola e alla cittadinanza con visita guidata dagli stessi studenti su prenotazione.
Obiettivi del laboratorio:
Educare al rispetto di se stessi e degli altri, saper creare rapporti di convivenza sereni significa prevenire situazioni di incomprensioni e conflitto che potrebbero portare ad episodi di Bullismo e Cyberbullismo.
La scuola secondaria di primo grado ha come obiettivo l’orientamento scolastico. Gli alunni nel corso del triennio dovrebbero arrivare ad una scelta ponderata e consapevole della scuola superiore. É fondamentale quindi che imparino a conoscere i propri punti di forza e di debolezza, a conoscere se stessi, quindi.
Conoscersi e diventare consapevoli di se stessi presuppone il conoscere le proprie emozioni.
Dare attenzione alla propria vita interiore aiuta a controllare le emozioni e a non esserne sopraffatti.
Questa analisi introspettiva è fondamentale anche per acquisire la capacità di star bene con gli altri.
L’empatia è un’abilità sociale di fondamentale importanza e rappresenta uno degli strumenti di base di una comunicazione interpersonale efficace e gratificante. Riuscire percepire le emozioni vissute dagli altri, quindi mettersi nei panni dell’Altro, ci permette di connetterci con lui e quindi di imparare a rispettarlo anche con le sue peculiarità e differenze. Il laboratorio ha utilizzato il colore e la gestualità per stenderlo come mezzi potenti per arrivare, in modo spontaneo, alla parte più profonda ed autentica di ciascuno.
Incontro me stesso: Chi sono io? Cosa mi piace? Cosa non mi piace? Faccio parte della natura e ne sono influenzato Quali sentimenti provo e con che intensità? Quindi, come mi vedo? Attività di laboratorio: -Stendo sul foglio i colori che mi piacciono, in modo libero. Posso usare tre colori più bianco e nero, non disegno e non inserisco figure o simboli. -Dipingo con i colori che non mi piacciono. Posso usare tre colori più il bianco e il nero, non disegno e non inserisco figure o simboli. -Rappresento le stagioni con i colori che mi sembrano adatti all’emozione che la stagione mi suscita – Compilo una scheda che mi aiuta a riflettere sul mio lavoro -Rappresento le emozioni con i colori senza simboli o lettere o numeri. Amore Paura Tristezza Tranquillità Gioia Rabbia -Scrivo un testo nel quale descrivo i sentimenti, se li ho provati, quando e con che intensità. -Divido il foglio utilizzando il nastro adesivo per creare delle zone colorate e delle sfumate. Scelgo e utilizzo tre colori più il bianco e il nero -Dipingo su tela il mio autoritratto, il dipinto è astratto, non disegno ma posso inserire lettere o simboli.
Incontro gli altri: Chi sono gli altri? Confronto il mio percorso di riflessione con quello dei miei compagni. Mi soffermo sulle differenze e sulle somiglianze. Cosa piace agli altri, cosa li fa soffrire o gioire? Come si rappresentano? Se condivido il mio modo di dipingere con quello degli altri che immagine creo? Il colore trasmette ciò che provo ma anche il gesto con il quale stendo i colori é lo specchio del mio sentire.
Attività di laboratorio: -Lavoro collettivo a gruppi: a turno i ragazzi dipingono una grande tela. Esercizi sul gesto e le emozioni. I gesti di ciascuno si sono sommati a quelli dei compagni. Si sono utilizzati tre colori, é necessario decidere insieme quali colori usare e come procedere. Il colore può essere steso col pennello ma anche fatto colare o lanciato sulla tela. Condivido l’esperienza con gli altri: In classe i ragazzi sono condotti ad analizzare le dinamiche di gruppo: cosa ha funzionato, cosa ha allontanato il raggiungimento dell’obiettivo di saper lavorare insieme? Preparazione e allestimento della mostra: momento fondamentale di sintesi del lavoro, analisi del percorso e condivisione con tutti gli alunni della scuola, con le famiglie e la cittadinanza
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Specificare se è stata prevista una valutazione di efficacia Durante le diverse attività le conduttrici del laboratorio hanno stimolato gli studenti ad osservazioni sistematiche sulle dinamiche di approccio al lavoro dei singoli e del gruppo ed hanno poi condiviso le stesse con i partecipanti. Successivamente hanno appurato che grazie al laboratorio, in classe si è creato un clima maggiormente inclusivo
TEMPI: Secondo quadrimestre: 12 ore + 2 ore per ciascun studente per le visite guidate mattutine. Gli studenti hanno dato disponibilità anche al termine delle lezioni scolastiche su appuntamento (sempre al mattino) per cittadini che ne fanno richiesta.
TITOLO: Concorso “Professore per un giorno”
BUONA PRATICA PERCHÉ: I ragazzi più giovani (scuole primarie e secondarie di I grado) sono stati protagonisti nell’azione di creazione dei prodotti educativi attuata in collaborazione con i loro insegnanti e nella presentazione dei prodotti stessi ai loro coetanei e ai ragazzi più grandi. I ragazzi della Consulta di Rovigo (accompagnati dalla docente referente dell’UAT, Area 2)hanno gestito i lavori della selezione del materiale inviato, della sua valutazione e della presentazione della giornata di premiazione. Sono state fatte emergere le idee che gli alunni ritengono “buone pratiche” da attuare per crescere nella giusta consapevolezza del rispetto degli altri. La presentazione dei lavori in concorso ha creato una interazione speciale tra chi presentava e chi li proponeva e il pubblico.
REALIZZATA DA: -Docente referente UAT di Rovigo Area 2, per l’organizzazione dell’evento.
-Docenti referenti lotta e contrasto al bullismo e cyberbullismo e docenti delle Scuole coinvolte, per l’organizzazione dei lavori degli alunni.
-Studenti della CPS di Rovigo, che hanno composto la giuria che ha valutato i lavori e hanno gestito la giornata di premiazione.
-Docenti referenti Politiche Giovanili, per la Consulta.
-Alunni della Scuola primaria e delle Scuole secondarie di primo grado della Provincia che hanno aderito al progetto, ideatori, esecutori e presentatori dei prodotti.
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse
- Primaria
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE:
Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Si è trattato di un momento di condivisione di “buone pratiche” durante il quale gli alunni che hanno predisposto con i loro insegnanti una “lezione”, una rappresentazione recitata, un brano musicale o un video, un prodotto grafico e/o plastico sono stati protagonisti di una mattinata a loro dedicata. Il concorso ha inteso coinvolgere gli alunni delle scuole primarie e delle scuole secondarie di I grado, assieme agli studenti della Consulta Provinciale di Rovigo.
Il principale obiettivo dell’attività di partecipazione consisteva nel far emergere quelle che sono le “buone pratiche” da attuare per aiutare i ragazzi a crescere nella giusta consapevolezza del rispetto degli altri, sviluppando un’etica della responsabilità di cittadinanza attiva e dei principi di legalità. Si è voluto, dunque, dare rilievo alle giuste reazioni, ai comportamenti assertivi, alla necessità del costante contrasto ai fenomeni di bullismo o cyberbullismo; elementi che devono essere valorizzati a favore di una comunicazione tra giovani che torni ad essere “vera”, “attiva” e costruttiva, per imparare a guardare sia al mondo esterno che al proprio mondo interiore senza paure.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Trattandosi di un concorso, la partecipazione è stata ampia.
TEMPI: Dall’inizio dell’anno scolastico alla primavera
RIFERIMENTI: Materiale elaborato e presentato dai ragazzi
TITOLO: Settimana Della Gentilezza – Fairplay
BUONA PRATICA PERCHÉ: E’ un progetto verticale all’interno di un IC (dalla primaria alla secondaria di primo grado) e coinvolge molti alunni in attività motorie, laboratoriali – le emozioni si legano all’esperienza; promuove le capacità relazionali e di rispetto di sé e degli altri e come esito ha avuto la produzione di un regolamento condiviso (fairplay)
REALIZZATA DA: Parte del collegio docenti
DESTINATARI: Docenti, Studenti e studentesse, Territorio
- Primaria
- Secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: La gentilezza apre i cuori all’ascolto, rende più tolleranti e attiva canali di comprensione insospettabili. Migliora l’aria che respiriamo, profuma la vita. Obiettivo: aiutare gli alunni a seguire le tracce delle parole e dei gesti gentili, a decifrare le impronte, è l’obiettivo del nostro viaggio in cui gli alunni si trasformeranno in mostri. Sì, veri mostri di… “GENTILEZZA”. Parallelamente, attraverso l’attività motoria, lo sport insegna a costruire la carta dei valori, secondo le regole del FAIRPLAY
TEMPI: Un intero anno scolastico
TITOLO: L’ora di Educazione Civica: Muoversi nel web, Rete o ragnatela? Le streghe ai tempi del web
BUONA PRATICA PERCHÉ: L’iniziativa è stata individuata come buona pratica per più di un motivo: a) E’ inserita all’interno del percorso di Educazione Civica mettendo in luce la trasversalità della stessa e della prevenzione per il bullismo ed il cyber bullismo; b) Sono stati trattati argomenti relativi al web ed ai rischi/opportunità correlati; c) L’azione è stata rivolta praticamente a tutte le classi della Secondaria di I grado dell’IC di Minerbe e quindi si è trattato di un’azione sistematica e ad ampio coinvolgimento; d) Ha permesso un lavoro di riflessione ed elaborazione di più classi che si è tradotto nella realizzazione di un giornalino di istituto in cui, tra le altre, sono state riportate riflessioni ed elaborazioni personali di numerosi studenti sui temi trattati. Pertanto, l’ascolto si è tradotto in acquisizione di consapevolezza e realizzazione di un prodotto pertinente.
REALIZZATA DA: Figura esperta di giornalista e storyteller in “L’ora di Educazione Civica” (temi trattati: Muoversi nel web, Rete o ragnatela? Le streghe ai tempi del web) e docenti delle classi (coinvolte n. 23 classi) della Secondaria di I grado dell’IC Minerbe (VR)
DESTINATARI: Studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo e prevenzione universale
DESCRIZIONE: Il ciclo di incontri sarà in modalità digitale e mira a sensibilizzare gli studenti riguardo a tematiche fondamentali quali il corretto uso del web, il cyberbullismo e il bullismo, l’uso di stupefacenti, la tutela dell’ambiente e tanto altro ancora. Tramite la narrazione delle storie possiamo creare un percorso esperienziale forte, che stimoli nello studente il pensiero critico, la capacità di analisi, l’approfondimento e il confronto sulle tematiche affrontate. Si intende inoltre favorire anche i concetti di cittadinanza attiva quali la legalità, l’etica della responsabilità e della convivenza civile, promuovendo concretamente il rispetto di sé e degli altri.
La proposta progettuale si propone, inoltre, di fornire agli insegnanti maggiori strumenti per allenare gli studenti a esprimere e a riconoscere i propri e gli altrui sentimenti, così da sviluppare capacità riflessive ed empatiche.
Le lezioni sono proposte in diretta web, per la prima volta in orario scolastico curricolare. Sono previsti sviluppi didattici e Uda a cura di referente appositamente designato.
TEMPI: Anno scolastico 2020/21
RIFERIMENTI: Giornalino dell’istituto
TITOLO: Corso di formazione: “Interconnessioni esistenti tra emozioni – processi cognitivi – apprendimento e la promozione dello sviluppo e del Ben – Essere a Scuola”
BUONA PRATICA PERCHÉ: Negli ultimi anni le evidenze scientifiche riportano un aumento delle problematiche comportamentali, situazioni di disagio e sofferenza, casi di bullismo e cyberbullismo tra gli studenti. Questa situazione ha portato all’emergere di un’esigenza di comprendere le cause che determinano queste situazioni e di conseguenza, cosa si può fare per prevenire e/o modificare gli ambienti educativi e di apprendimento.
REALIZZATA DA: UAT VIII di Vicenza – Mind4Children, Spin-off dell’Università degli Studi di Padova
DESTINATARI: Docenti
- Scuola dell’infanzia
- Primaria
- Secondaria di primo grado
- Secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: Il corso ha avuto come finalità: – promuovere risorse e strumenti che favoriscano il massimo potenziale di sviluppo di ogni studente; – progettare e pianificare Unità di Apprendimento che puntino al benessere dello studente, alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo; – saper utilizzare metodologie e strumenti volte al potenziamento dell’abilità di comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle altrui e metterle in relazione agli apprendimenti; – prevenire e/o modificare gli ambienti educativi e di apprendimento.
VALUTAZIONE DI EFFICACIA: Monitoraggio in itinere: rilevazione delle presenze agli incontri; questionario finale.
TEMPI: Sono stati attivati tre corsi differenti: due per Infanzia e Primaria, uno per Secondaria di primo e di secondo grado. Durata del corso: 30 ore distribuite in 10 incontri a partire dal 30/11/2020 fino al 27/4/2021. Successiva realizzazione in classe dei percorsi progettati.
RIFERIMENTI: Sito di Mind4Children
TITOLO: La percezione della violenza di genere
BUONA PRATICA PERCHÉ: L’iniziativa, realizzata dalla Consulta studentesca di Venezia in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, ha promosso nelle studentesse e negli studenti degli Istituti scolastici di secondaria di II grado del Territorio un momento di riflessione e di consapevolezza sul tema della violenza di genere, sulle sue manifestazioni e sulla diversa modalità con la quale vengono percepiti e vissuti alcuni atteggiamenti o comportamenti di prevaricazione.
REALIZZATA DA: Studentesse e studenti della Consulta di Venezia con il supporto di operatori del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia.
DESTINATARI: Studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado
LIVELLO DI PREVENZIONE: Promozione e sviluppo positivo
DESCRIZIONE: OBIETTIVO : attraverso le domande di un questionario stimolare la riflessione sulle manifestazioni più o meno evidenti che nella relazione tra i generi possono rendere un atteggiamento ”violento” e mettere in evidenza diversi livelli di sensibilità che possono riscontrarsi sia all’interno di uno stesso genere, sia nel confronto tra generi.
AZIONE: E’ stato elaborato un questionario che è stato quindi proposto alle studentesse e studenti di tutti gli Istituti di scuola secondaria di II grado, trasmesso dall’Ufficio di Ambito Territoriale attraverso il canale istituzionale con la collaborazione dei Dirigenti scolastici. Gli stessi studenti della Consulta ne hanno promosso la diffusione attraverso i canali informali, contribuendo fattivamente all’estensione del campione (raccolti 2013 questionari raccolti in meno di un mese). I dati sono stati elaborati dell’équipe scuola del Centro Antiviolenza potranno fornire spunti utili per azioni future.
TEMPI: 2 mesi circa